A sessant’anni esatti dalla sua partenza da Cuba, una quattro giorni di eventi per rendere omaggio ad uno dei più amati attori del cinema popolare italiano
Dal 20 al 23 febbraio, una rassegna con quattro cult-movie che lo vedono protagonista e l’evento-incontro con Giuseppe Sansonna, autore dell’inedito libro e documentario “The Cuban Hamlet. Storia di Tomas Milian” (ed. Timìa)
Roma, 18 febbraio 2019 – Una quattro-giorni, dal 20 al 23 febbraio, di appuntamenti ed eventi interamente pensati per rendere omaggio alla figura del grande Tomas Milian: uno dei più amati attori del cinema popolare italiano, protagonista, a partire dagli anni Sessanta, di quelli che oggi sono considerati dei veri e propri cult movie.
Promossa da ÀP – Accademia Popolare dell’antimafia e dei diritti, a sessant’anni esatti dalla dipartita da L’Avana dell’attore cubano naturalizzato italiano, la rassegna prende il via mercoledì 20 febbraio, negli spazi di Via Contardo Ferrini 83, con una quattro giorni di proiezioni con al centro alcune delle pellicole più amate dal pubblico che lo vedono protagonista e la presentazione di “The Cuban Hamlet”: il libro e il documentario inediti a firma di Giuseppe Sansonna per edizioni Timìa che ne ripercorrono la vita e la storia.
Spontaneo, semplice e schietto come pochi altri, Tomás Quintín Rodríguez, pseudonimo di Tomas Milian, ha fatto breccia nei cuori degli italiani senza uscirne mai più. Scomparso a Miami due anni fa, all’età di 84 anni, è spesso identificato con due personaggi: il maresciallo, nonché ispettore di polizia romano, Nico Giraldi, dai modi un po’ rudi ma sempre efficaci che ben conosce gli ambienti malavitosi per sua stessa frequentazione in gioventù, quando lo chiamavano “er Pirata”, e l’intramontabile ladruncolo romano Sergio Marazzi, alias “er Monnezza”.
Bellissimo, ricco e spregiudicato, rinunciò ad un’agiata esistenza altoborghese per arrivare a New York, sulle orme del suo mito, James Dean. Mentre otteneva un insperato ingresso all’Actor’s studio, a Cuba esplodeva la Revolucion castrista. Tomas decise allora di intraprendere la sua rivoluzione personale, vissuta sullo schermo. Diventò italiano d’adozione, oscillando tra Visconti e Bombolo, tra Antonioni e lo spaghetti western.
Simbolo per eccellenza del nostro cinema popolare, meravigliosamente doppiato da Ferruccio Amendola, il suo successo in Italia esplode negli anni Settanta con i polizieschi all’italiana diventati – malgrado il giudizio della critica ufficiale – dei veri e propri cult movie.
“Non si sevizia un paperino” di Lucio Fulci (1972), “La Banda del Gobbo” (1977) e “Roma a mano armata” (1976) di Umberto Lenzi e “Delitto al ristorante cinese” di Bruno Corbucci (1981) sono le quattro pellicole della programmazione di CinemÀP – il cinema dell’Accademia Popolare dell’antimafia e dei diritti – scelte per la rassegna che vuole rendergli omaggio e che verranno rispettivamente proiettate mercoledì 20 febbraio alle ore 17:30 e alle ore 20, venerdì 22 febbraio alle ore 20 e sabato 23 febbraio alle ore 18.
Si terrà invece giovedì 21 febbraio, alle ore 19, nel nuovo spazio di BiblioÀP – la biblioteca dell’Accademia Popolare dell’antimafia e dei diritti – l’evento-incontro con Giuseppe Sansonna, autore del libro e del documentario biografici, freschi di pubblicazione, “The Cuban Hamlet. La storia di Tomas Milian”. All’incontro, moderato dal giornalista Andrea Meccia di Associazione daSud, prenderà parte oltre all’autore anche lo scrittore, storico del cinema e autore RAI Leopoldo Santovincenzo.
Per tutti gli eventi l’ingresso è gratuito con tessera associativa.
Per maggiori informazioni: info@apaccademia.it