Grande apertura, giovedì 9 novembre, con Roberto Latini e “I giganti della montagna”
Si consolida la collaborazione tra ÀP – Accademia Popolare dell’antimafia e dei diritti e Compagnia Ragli, che firma la direzione artistica della prima stagione teatrale della factory sociale e culturale di Cinecittà a Roma
In cartellone grandi classici e impegno civile in chiave antimafia. Si parte il 9 novembre con Fortebraccio Teatro e si chiude il 15 marzo con “Madeinterraneo”
Roma, 6 novembre 2017 – Ha stregato spettatori, conquistato critici e collezionato un premio dietro l’atro. Lo spettacolo I giganti della montagna, in versione Radio Edit della compagnia Fortebraccio Teatro, con Roberto Latini all’interpretazione e alla regia, non avrebbe bisogno di presentazioni. Eppure questo piccolo capolavoro, geniale adattamento dell’opera incompiuta del grande drammaturgo, scrittore e poeta italiano, Luigi Pirandello, non smette mai di sorprendere. Ed è per questo che il 9 novembre torna di scena nella Capitale, per un’occasione speciale: l’apertura della prima stagione teatrale di ÀP – Accademia Popolare dei diritti e dell’antimafia.
Nata un anno fa negli spazi dell’IIS E. Ferrari di Roma, ÀP è un progetto di Associazione daSud con Officina Culturale Via Libera e Cooperativa Diversamente, che si propone di trasformare la periferia in creative city. Un hub aperto al territorio e alla collaborazione di associazioni, artisti e professionisti che, dopo una prima fase sperimentale, oggi si trasforma a tutti gli effetti in un palcoscenico capace di ospitare importanti e originali progetti culturali. Ed è nel solco di una collaborazione che si consolida, che Compagnia Ragli firma la direzione artistica della prima stagione teatrale di ÀP.
Giovedì 9 novembre, alle ore 21, negli spazi di Via Contardo Ferrini 83, la grande apertura con la rilettura di Roberto Latini del grande classico italiano I giganti della montagna.
Terzo dei miti di Pirandello, rappresentato postumo nel 1937, lo spettacolo narra la vicenda di una compagnia di attori che giunge nelle sue peregrinazioni in un tempo indeterminato e in un luogo al limite tra la favola e la realtà: la villa detta “la Scalogna”.
Come spiega il regista e attore, “la compagnia di attori che arriva alla villa della Scalogna sembra avere, in qualche forma, un appuntamento col proprio doppio. Cotrone e Ilse stanno uno all’altra come scienza e coscienza, gli stessi Giganti, mai visti o vedibili, sono così nei pressi di ognuno da poter immaginare come proiezioni di sé. Voglio immaginare tutta l’immaginazione che posso per muovere dalle parole di Pirandello verso un limite che non conosco. Portarle al di fuori di tempo e spazio, come indicato nella prima didascalia, toglierle ai personaggi e alle loro sfumature, ai caratteri, ai meccanismi dialogici, sperando possano portarmi ad altro, altro che non so, altro, oltre tutto quello che può sembrare”.
Dai grandi classici all’impegno civile in chiave antimafia. La stagione teatrale di ÀP continua con:
- Compagnia Carnevale, che il 14 dicembre porterà in scena lo spettacolo “Arlecchino trasformato dall’amore”, diretto dal regista Antonio Carnevale e interpretato da un cast di sei attori di Commedia dell’Arte.
- Compagnia Leviedelfool che l’11 gennaio porterà sul palco Requiem for Pinocchio, lo spettacolo diretto da Simone Perinelli, vincitore del Premio Anteprima e Premio Bianco e Nero della Civica Accademia Nico Pepe di Udine.
- Compagnia Malalingua/Effetto Joule, che l’8 febbraio andrà in scena con lo spettacolo 00:55:20 diretto da Emiliano Valente e Valeriano Solfiti.
- L’autore e attore Andrea Di Palma che chiuderà la rassegna il 15 marzo con il suo personalissimo Madeinterraneo, un racconto nostalgico sul fenomeno della migrazione.
Per tutti gli spettacoli l’ingresso è libero, gradita donazione volontaria a sostegno della stagione teatrale e del progetto ÀP.
Posti limitati, consigliata la prenotazione a: info@apaccademia.it.
Info su: www.apaccademia.it