Gestione degli appalti pubblici, strategie contro la corruzione, contrasto del gioco d’azzardo, valorizzazione dei beni confiscati, formazione e istruzione. Sono i cinque punti strategici del Protocollo “Municipi Senza Mafie”, la carta d’intenti lanciata poco più di un anno fa dall’Associazione antimafia daSud e sottoscritta, lo scorso 18 novembre 2013, da tutti i presidenti dei Municipi di Roma Capitale, con l’obiettivo di mettere in pratica azioni concrete di prevenzione e contrasto del radicamento mafioso nel territorio.
Primo documento nel suo genere a Roma, il protocollo si proponeva di dare seguito non a promesse simboliche, ma a impegni precisi, concreti e verificabili su appalti, corruzione, gioco d’azzardo, beni confiscati e formazione.
A un anno di distanza da tale sottoscrizione, l’Associazione antimafia daSud fa il punto su “Municipi Senza Mafie”, per rendicontare i risultati delle attività svolte dai municipi: un bilancio che si rende ancor più necessario alla luce del grave e inquietante quadro emerso con “Mondo di Mezzo”, l’inchiesta che con 37 arresti e 100 indagati ha svelato il sistema mafioso fatto di appalti truccati, usura, estorsione e riciclaggio, che ha condizionato la vita politica ed economica della Capitale per almeno un decennio. Di tutto questo si parlerà lunedì 15 dicembre, alle ore 12, presso la Libreria Fandango di via dei Prefetti, 22 (Roma).
________________
Per approfondire:
Il protocollo Municipi Senza Mafie
Quello che dicevano i mini sindaci un anno fa
Il racconto social di #MunicipiSenzaMafie