È impossibile oggi pensare di fare concretamente antimafia senza assumere una posizione antiproibizionista riguardo le droghe. E non soltanto perché il narcotraffico costituisce la principale fonte di guadagno per la criminalità organizzata, ma anche per la capacità di plasmare, attraverso il mercato degli stupefacenti, il tessuto socioeconomico dei territori.
Il giro di affari del narcotraffico in Italia è stimato intorno a 24 miliardi di euro. Questa enorme mole di denaro viene regolarmente riciclata attraverso investimenti nel settore immobiliare, nella ristorazione, nella speculazione finanziaria. Ristoranti, pizzerie, palazzi di pregio, holding malate che inquinano l’economia del paese.
Sottrarre alle mafie il monopolio degli stupefacenti, avviando l’Italia verso politiche già presenti in altri paesi, come l’Olanda o più di recente l’Uruguay, significherebbe assestare loro un colpo durissimo.
C’è, poi, nella battaglia contro la Fini-Giovanardi, un aspetto che è particolarmente caro all’Associazione daSud. Si tratta degli effetti deleteri del narcotraffico sulla vita di tutti i giorni. Questo vanno a colpire soprattutto i quartieri popolari, eletti a piazze di spaccio nelle maggiori città italiane, a Tor Bella Monaca, come a Scampia, allo Zen come a Quarto Oggiaro. Il prezzo del controllo del territorio, imposto tramite pusher, vedette e capipiazza, viene pagato così sotto forma di abbrutimento degli spazi e delle relazioni, dai ceti sociali più bassi. Proprio quelli dove il reclutamento della manovalanza dei clan hanno terreno più fertile.
E in ultimo, proprio perché una società dove i diritti di tutti sono più saldi ha anticorpi più forti contro la prepotenza delle mafie, il proibizionismo, rappresentato dalle leggi repressive vigenti, è la maggior causa del sovraffollamento delle carceri italiane. Una dato vergognoso, di cui tutti dobbiamo occuparci. Per questo, daSud aderisce con convinzione alla manifestazione contro la legge Fini-Giovanardi dell’8 febbraio e invita tutti a partecipare.
per maggiori info: http://www.leggeillegale.org/