“Finalmente. Accogliamo con grande favore l’impegno assunto dalla presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Rosy Bindi di accendere i fari sulla questione delle mafie a Roma. Un impegno necessario e urgente, su cui vigileremo con vigore perché dalle dichiarazioni di principio si passi presto ai fatti. Che chiediamo sia condiviso in maniera sostanziale da tutte le istituzioni, nazionali e territoriali. Finora non è stato fatto abbastanza”. Così l’Associazione Antimafie daSud commenta l’intervento della presidente Bindi ieri sera al teatro Centrale Preneste di Roma alla presentazione dell’e-book “Roma tagliata male” (a cura di Danilo Chirico, edizioni terrelibere.org) organizzata dall’Associazione daSud e a cui hanno partecipato anche il vicesindaco di Roma Capitale Luigi Nieri e la deputata di Sel e segretaria della delegazione italiana al Consiglio d’Europa Celeste Costantino.
Ha affermato infatti Rosy Bindi durante il suo intervento: “Roma è snodo centrale delle mafie nel Paese. Su questo la Commissione Parlamentare Antimafia farà la sua parte. Accogliamo la vostra proposta, e lo stiamo già facendo stasera, di aprire un focus sulle mafie a Roma e nel Lazio”. E ha aggunto: “Servono sicurezza, una nuova legislazione antimafia e una serie di strumenti adeguati – ha dichiarato Bindi – e c’è un modello Roma delle mafie che va studiato a fondo. Ha a che fare con l’economia e con la droga che è utilizzata dai clan per controllare questo territorio. Le mafie hanno colto molto più di altri i punti di forza e di debolezza della Capitale e si sono organizzate”.
E sul lavoro della Commissione: “La potenza della ‘ndrangheta, le parole di Totò Riina, il caso Lombardia e Roma sono alcune delle priorità – ha aggiunto Bindi – storicamente la Commissione ha svolto un importante lavoro conoscitivo e di messa a fuoco sui fenomeni mafiosi. Non disperderemo questa caratteristica e concentreremo una parte significativa del nostro lavoro su Roma dove, per fortuna esiste da qualche tempo un pool di magistrati che sta svolgendo un lavoro molto serio: i risultati di questi mesi, le indagini, i sequestri di beni non sono certo un caso”.
La presidente ha concluso il suo intervento parlando di antimafia sociale: “Il contribuito dell’associazione daSud è importante: l’antimafia deve essere popolare, non solo da “esperti” – ha commentato – e si fa garantendo i diritti di tutti i cittadini perché è negli spazi vuoti che si annidano le mafie”.