daSud: conferito il Premio Restart 2023 a The Good Mothers, The Bad Guy e Giocare per diritto. Il Premio Gleam a Ultrablu
All’attrice Valentina Bellè, alla casa di produzione Wildside e alla serie TV di Amazon Prime il premio per le opere ad alto impatto sociale e culturale antimafia. Premiato anche il progetto Giocare per diritto e Ultrablu insignito del premio Gleam 2023
Roma, 5 ottobre 2023 – Due prodotti seriali – The Good Mothers e The Bad Guy – capaci di disegnare un nuovo immaginario sul racconto delle organizzazioni mafiose e un progetto – Giocare per diritto – che mira al benessere dei giovani figli di detenuti e a supportare la genitorialità all’interno delle carceri della Regione Sicilia. Sono queste le migliori opere culturali e il miglior progetto sociale a cui l’associazione daSud ha conferìto il Premio Restart 2023 per il loro alto impatto in chiave antimafia. Durante la cerimonia di premiazione, che si è svolta il 30 settembre a Roma, nella cornice della nona edizione del Festival Restart, spazio anche all’associazione Gleam che ha attribuito il suo premio annuale a Ultrablu-Convivenza delle diversità, realtà che promuove attività artistiche e culturali generate dalla (neuro)diversità.
Ispirata all’omonimo romanzo di Alex Perry, “The good Mothers” ha debuttato su Disney+ lo scorso maggio per la regia di Julian Jarrold ed Elisa Amoruso. Al centro, le storie delle donne di ‘ndrangheta, la loro lotta per una seconda opportunità, la ricerca di un mondo diverso.
Una narrazione coraggiosa che si muove su due fronti: da un lato la scelta di parlare di ‘ndrangheta, tra le organizzazioni criminali quella più raramente affrontata nonostante l’enorme potere che non ha bisogno di ostentare per far sapere di esistere, e forse proprio per questo poco attrattiva per il mondo cinematografico. Dall’altro lato, la scelta di parlare delle donne di ‘ndrangheta davvero, senza relegarle a comparse delle vite altrui.
«The Good Mothers – si legge nelle motivazioni dell’Associazione daSud – non ha avuto bisogno di ostentare la violenza, ha fatto la cosa più difficile di tutte: l’ha trasformata in atmosfera. Ha empatizzato con il conflitto e con la scelta delle donne che ha raccontato. Dalla scrittura, alla regia, all’interpretazione dei personaggi. Non c’è traccia di storture in quello che consideriamo un prodotto necessario, originale e potente. Tutto è in equilibrio».
Altra serie premiata, “The bad guy”. In un periodo storico in cui l’antimafia attraversa una crisi di modi e comunicazione, la serie di Amazon Prime, diretta da Giancarlo Fontana, Giuseppe G. Stasi e con Luigi Lo Cascio protagonista, prova a uscire dalla logica eroi-cattivi. In questo l’innovatività che ha portato l’associazione daSud a conferirle il Premio Restart 2023.
«In The Bad Guy – si legge sempre nelle motivazioni – tutti i personaggi sono anti eroi, niente è come sembra, eppure è tutto verosimile. La regia, il montaggio, le musiche: l’intero trattamento pop della serie certifica che gli stereotipi sulle mafie e l’antimafia si possono decostruire senza ricorrere alle didascalie. Con enorme efficacia The Bad Guy ci scuote, ci interroga e soprattutto ci diverte.
L’antimafia non ha bisogno di eroi, ma neanche di retorica e di noia».
Tra i premiati anche “Giocare per diritto”, progetto di Uisp Sicilia selezionato da Impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa e minorile e finanziato attraverso il bando pubblico “Un passo avanti”. Il progetto coinvolge 3000 minori e 220 genitori, attraversando la Sicilia e i suoi istituti penitenziari per costruire un modello educativo alternativo per garantire il diritto alla genitorialità e al gioco dentro il carcere.
«Una sfida educativa – riporta daSud nelle motivazioni – e quindi politica perché agisce su luoghi, storie e corpi. Un pezzo importante della nostra antimafia. Ne abbiamo letto il senso profondo perché condividiamo un alfabeto, quello del corpo in movimento che può diventare strumento educativo, di relazione e affettività tra genitori e figli. Quando i corpi sono imprigionati, separati, invisibili, la sfida sembra impossibile. E per demolire questa convinzione, la UISP Sicilia ha deciso di portare le sue buone pratiche nelle carceri».
Infine “Ultrablù-Convivenza delle Diversità”, a cui è andato il Premio Gleam 2023, un riconoscimento che rimanda a un’idea di cultura a tutto tondo, intesa come spazio di inclusione e di autodeterminazione. L’associazione infatti si propone di valorizzare giovani artisti neurodivergenti esponendo le loro opere nella propria galleria. Un lavoro prezioso a cui si aggiunge la ben fornita libreria, aperta ai testi in CAA (Comunicazione alternativa aumentativa) per ragazzi con bisogni speciali. In altre parole Ultrablu è «uno spazio dove la parola inclusione trova legittimità».