“Roma Capitale apra al più presto un percorso serio di confronto con le oltre cento associazioni e realtà territoriali che fanno parte del coordinamento Spiazziamoli e che hanno chiesto la convocazione urgente di un’Assemblea Capitolina aperta sulle mafie e sul sistema corruzione”. E’ quanto chiede il coordinamento Spiazziamoli a seguito della lettera inviata lo scorso 15 aprile al sindaco, alla presidente e ai vice presidenti dell’Assemblea Capitolina, ai tredici capigruppo, ai consiglieri e agli assessori di Roma Capitale, e infine a tutti i presidenti di Municipio.
Una richiesta formale che arriva dopo la manifestazione del 6 e 7 marzo che ha di fatto messo in campo la più importante e partecipata reazione della società civile a Mafia Capitale, riuscendo a mobilitare oltre cento associazioni per “50 piazze per la democrazia e contro le mafie”. “Una reazione – spiega il coordinamento Spiazziamoli – che rende più che mai necessario l’avvio di una discussione pubblica su questi temi. Siamo infatti convinti che la convocazione di un’Assemblea Capitolina aperta, e più volte evocata, debba essere il primo passo di un percorso in cui le istituzioni si fanno carico fino in fondo di un processo politico e amministrativo, capace di tenere insieme il confronto e la relazione con le forze sociali della città, con le cittadine e i cittadini di Roma”.
“Risulterebbe che i capigruppo abbiano discusso e dato parere favorevole alla convocazione dell’Assemblea Capitolina – precisa il Coordinamento – è una buona notizia che varrebbe la pena di confermare pubblicamente, e a cui però chiediamo che segua un confronto serio e puntuale con la società civile sui temi da affrontare. Non permetteremo che l’Assemblea Capitolina si trasformi in una passerella per pochi eletti, chiediamo che sia invece un’occasione importante per ascoltare il punto di vista e le proposte di chi agisce sui territori ogni giorno e che rappresenta la parte sana della città”.